Siamo comunemente portati ad identificare il paziente con una persona adulta, legittimata pertanto a prendere decisioni nel proprio interesse.
Un’ampia gamma di pazienti è tuttavia costituita da bambini e adolescenti che non hanno, per legge, la capacità di agire. Le scelte che concernono il loro stato di salute, dunque, prevedono il coinvolgimento dei genitori, oppure del tutore.
Trovandoci a trattare di diritti di primaria importanza quale quello alla salute, è opportuno chiedersi come debbano comportarsi, i nostri sanitari, nell’approccio al paziente minorenne e quali siano le modalità di acquisizione del relativo consenso.
Prevale sempre e comunque la volontà del padre, della madre, del tutore? Il paziente ha diritto ad essere ascoltato, il suo volere ha un peso?
Vediamolo insieme in questo articolo. Chiedilo qui sotto!
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