Back

Lettura radiografia ed errore diagnostico: quando il medico è punibile?

Può capitare che il medico specialista commetta un errore nella lettura dell’ecografia.

Stanchezza, superficialità, scarsa qualità dell’immagine: le cause possono essere molteplici. Non sempre, però, risultano sufficienti a giustificare la condotta tenuta dal sanitario.

La Corte di Cassazione, con la sentenza n.9701/2022  si è recentemente occupata proprio di questo.

Ecco quanto accaduto.

A seguito di incidente stradale, il paziente viene sottoposto a radiografia. La frattura composta all’avambraccio, evidenziata dalle immagini radiologiche, non è refertata dal medico specialista. Si procede dunque a immobilizzazione che causa a breve distanza di tempo la scomposizione della frattura. Il paziente viene quindi sottoposto ad intervento chirurgico.

Tratto a giudizio, il radiologo viene condannato in primo e in secondo grado per aver causato al proprio assistito lesioni colpose. Decide di ricorrere in Cassazione.
I Giudici rigettano il ricorso presentato poichè l’articolo 590 sexies * del codice penale che disciplina la responsabilità colposa per morte o lesioni in ambito sanitario esclude la punibilità del professionista nel momento in cui siano state rispettate le linee guida nella fase esecutiva di assistenza al paziente.
Secondo la Corte, invece, l’errore commesso in questo caso, ricade nella fase diagnostica. Pertanto, non si applica l’articolo 590 sexies c.p.
Inoltre, puntualizzano i Giudici, non è possibile parlare di colpa lieve, «[…] essendosi in presenza di un errore non esecutivo ma diagnostico, consistente nella erronea lettura da parte di specialista radiologo della immagine radiologica, con conseguente mancata individuazione di una rima di frattura che era invece presente e visibile, erronea lettura che si è ritenuto essere stata causata da disattenzione ovvero da imperizia, entrambe espressamente qualificate di livello grave […]».

Nella lettura della radiografia il medico deve dunque essere scrupoloso, dal momento che in caso di errore, secondo i Giudici non può essere invocata l’applicazione dell’articolo 590 sexies del codice penale. Inoltre, la condotta dello specialista caratterizzata in questo caso, a parere della Corte, da colpa grave, impone di prestare attenzione al contenuto della polizza di responsabilità civile professionale.

Il medico deve porsi nelle condizioni di lavorare ogni con la massima serenità, sentendosi sicuro e protetto.

 

 

*Articolo 590 sexies codice penale: “Se i fatti di cui agli articoli 589 – omicidio colposo – e 590 – lesioni personali colpose – sono commessi nell’esercizio della professione sanitaria, si applicano le pene ivi previste salvo quanto disposto dal secondo comma. Qualora l’evento si sia verificato a causa di imperizia, la punibilità è esclusa quando sono rispettate le raccomandazioni previste dalle linee guida come definite e pubblicate ai sensi di legge ovvero, in mancanza di queste, le buone pratiche clinico-assistenziali, sempre che le raccomandazioni previste dalle predette linee guida risultino adeguate alle specificità del caso concreto.”